domenica 4 gennaio 2015

LE REGINE DA ELENA DI TROIA A MARIA ANTONIETTA

PRENOTA Donne cortigiane e regine

questo è il complemento BUON DIVERTIMENTO



ELENA DI TROIA
Al Bar del Corso in una stradina laterale aspetto che il cameriere mi serva al tavolo un cappuccino, senza schiuma, senza zucchero,senza cacao ma un po’ caldo.
“Ecco il suo cappuccino. E’ come lei ha ordinato” dice la cameriera con una chioma bionda e un viso angelico.
Non alzo lo sguardo. La cameriera rimane lì ferma davanti a me, quando …
“ Io sono Elena. La sfascia famiglie. Per me sono morti migliaia di persone


CLEOPATRA
Nel porto di Anzio  c’è una nave che aspetta qualche personaggio importante per portarlo in Oriente.
E precisamente ad Alessandria. Cleopatra scende dalla carrozza. C’è uno stuolo di persone che l’accompagna, la protegge e la coccola. Sta per avviarsi verso la nave quando volge lo sguardo e si ferma a guardarmi.
“ Ehi, romano! Che ci fa lì? Non era me che voleva incontrare?”, grida.
“ Sì. Volevo incontrarla. Parlarle, ma non qui. Ci vediamo a Formia. Lei pensa che può fare una sosta lì ad due passi dalla maga Circe”, le domando.
“ Ci proverò, mio signore. Ci proverò”,dice facendo un inchino.


LUCREZIA BORGIA

“La mia vita è un casino. Non riesco a riparare, non riesco a congiungere, non riesco a vedere il male e vengo trascinata nel fango da un padre maestoso e da un fratello arrogante e senza scrupoli. Io sono Lucrezia, Lucrezia. Sì. Sono una Borgia. E allora secondo voi sarei anche io un assassina. Dunque voi mi associate ai miei cari e vorreste che io fossi come loro. Non vi è mai venuto il sospetto che io sia una vittima. Hanno detto di me tante bugie e nefandezze”
L’attrice  si inginocchia sul palcoscenico, si porta le mani sul viso e piange.
Il pubblico applaude.
Anche la donna che si trova al mio fianco si commuove.
“Dobbiamo andare via. Dove preferisce incontrami: a Roma o a Ferrara?”
“ A Roma. Ci vediamo a Roma”, le rispondo.


MARIA ANTONIETTA

Nel pomeriggio di una calda  giornata estiva mi avvio con passo svelto verso il parco della reggia di Versailles . Arrivo nei pressi del lago e vedo Maria parlare animatamente con alcune damigelle. Quando mi vede mi lancia un sorriso, poi mi viene incontro.
“ Benarrivato Monsieur. La stavo aspettando”, mi saluta, facendo un inchino.
“ Grazie dell’accoglienza. Lei, maestà, è sempre così squisita. Il re dov’è?”, chiedo.
Antoniette si guarda intorno. Cerca suo marito. Eppure era vicino a lei pochi istanti fa.
“ Penso che sia a caccia”, risponde con un fil di voce, quasi scusandosi dell’assenza  di suo marito.
“ Già, lei pensa”
“ In realtà non siamo mai stati in sintonia”, precisa la regina.
“ Che matrimonio è stato il vostro, maestà?”
“Il nostro non è stato un matrimonio d’amore ma politico. Si può amare un uomo così? Io ho tentato; in fondo lui era il delfino ed io ero austriaca

ADIOS COMPAGNERO  COLPO D'OCCHIO BUY

Nessun commento:

Posta un commento

i vostri commenti e opinioni