Noi siamo quel che siamo. Il tempo scorre e non ci accorgiamo che passa. Pensiamo di essere forti, di essere belli, di essere attraenti , poi vediamo lei Jean Birkin nella sua bellezza nonostante i suoi settantanni e ci sentiamo presi dalla nostalgia per la sua gioventù.
La donna è la più forte. Il suo grande amore Serge Gainsbourg è morto nel 1992, più di vent'anni fa.
La vita va avanti.
Eravamo belli. Avevamo la bella gioventù
L'abbiamo amata, odiata e allontanata. Ma se ricordi quella canzone ... ti rendi conto di quello che ci ha dato.
Questo è un omaggio alla bellezza qualsiasi forma essa abbia. Ma quanto ci siamo amati!
Vi presento il settimo re di Roma
TARQUINIO IL SUPERBO,
una schifezza di uomo.
La donna è la più forte. Il suo grande amore Serge Gainsbourg è morto nel 1992, più di vent'anni fa.
La vita va avanti.
Eravamo belli. Avevamo la bella gioventù
L'abbiamo amata, odiata e allontanata. Ma se ricordi quella canzone ... ti rendi conto di quello che ci ha dato.
Questo è un omaggio alla bellezza qualsiasi forma essa abbia. Ma quanto ci siamo amati!
Vi presento il settimo re di Roma
TARQUINIO IL SUPERBO,
una schifezza di uomo.
E’ il settimo e ultimo re di Roma. È
Tarquinio il superbo. Vero nome è Lucio Tarquinio. Un personaggio scomodo con
cui parlare, un uomo di merda.
Figlio di Tarquinio Prisco. Sposò la
figlia maggiore di Servio Tullio, poi sposò la figlia minore, sempre di Servio
Tullio, dalla quale ebbe tre figli.
Uomo che non voleva aspettare. A tipo
pazzoide e schizofrenico. Si mise a sedere sul trono del re, suo suocero,
dicendo che lui era il re di Roma.
Avvertito di questo fatto Servio Tullio
si precipitò nella Curia
“Ohé! Uomo di merda! Levati di lì”,
intimò Tullio.
“Ma chi sei? O re? Io sono il re e se ti
avvicini un altro poco , ti afferro e di butto giù dalle scale”, lo minacciò
Tarquinio.
Tullio si precipitò per afferrarlo per
la gola ma Il Tarquinio era giovane e forte e poi aveva dalla sua parte i figli
avuti da Tullia Minore.
Tarquino lo prese e lo scaraventò sulle
scale. Tullio era solo ferito. Non era morto. La figlia, sempre questa monco
spastica, lo travolse con il cocchio che guidava e lo finì.
Perché viene chiamato il superbo?
Per aver negato la sepoltura di Servio
Tullio.
Tarquinio prese con la forza il potere
senza avere l’approvazione del Popolo e del Senato. Inizia così la monarchia
assoluta.
Controllò la città, grazie anche ad una
guardia del corpo personale (cento uomini fidati e disposti a tutto per il loro
re).
Anche Romolo aveva la sua guardia del
corpo e sappiamo la fine che fece. Annientò la struttura democratica della
società romana ed alimentò l’odio verso di lui dei Patrizi e dei Plebei. Certo
i suoi figli non erano stinchi di santi.
Tarquinio Sestio, figlio del re, non si
dava pace. Era lì insieme ai suoi uomini per conquistare la città di Ardea ma
il suo chiodo fisso era Lucrezia, la bella moglie di Lucio Collatino.
“Cosa hai Sestio. Ti vedo strano,
assente. Sembri una mina vagante”, chiese suo padre.
“Papà! Da uomo di merda a uomo di merda,
io voglio Lucrezia, E se lei non ci sta, la violento. Tu cosa ne pensi?”
“Ma a chi aspetti. Lo so bene io quando
uno ci rimane male se non ottiene quello che desidera. Va! Va! … sei sempre il
figlio del re”, lo incitò il Superbo.
Sestio non se lo fece ripetere due
volte. Prese il cavallo e si diresse verso Roma.
Lucrezia s’era svegliata di mattina
presto ma aveva un presentimento come se la giornata non le riservasse nulla di
buono.
La sua schiava Rasi le consigliò di
prendere un tranquillante.
“Ci ho pensato, Ma ho finito la scorta e
la bottega apre alle undici. Fammi un massaggio, piuttosto”, chiese Lucrezia.
“Lucrezia, Lucrezia, gridò Sestio, Ti
massaggio io”
Rasi si allontanò e li lasciò soli.
“E tu che ci fai qui? Non stavi ad
Ardea? Che vuoi?”, chiese la donna, quantunque spaventata.
“Voglio te. Ho provato a dimenticarti ma
non ci sono riuscito”
Lucrezia non sapeva cosa fare. La
situazione non era gestibile. Tentò una via di fuga.
Sestio la rincorse, l’afferrò e la buttò
terra.
“Mia, mia mia”, gridò mentre la
spogliava.
Lucrezia rimase impassibile. Subì la
violenza senza reagire.
Appagato Sestio si allontanò.
Il giorno dopo Lucrezia andò nel campo
militare dove c’era suo marito e di fronte a lui si suicidò per essere stata
violentata.
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HASTA LA VISTA COMPAGNERO
Monte Orlando ore 13.23 del giorno 31.01.2016