Queste sono le donne dell'ebook DONNE CORTIGIANE E REGINE BUON DIVERTIMENTO prenotalo inMondadori
LA GIOCONDA
“Io sono Lisa ma per tutti voi sono la Gioconda. Solo perché ho sposato Francesco del Giocondo. Una famiglia allegra e gioconda, quindi.
Ricordo ancora la prima volta che vidi Leonardo:il 15 aprile del 1503 Eravamo nella mia stanza di ricevimento al primo piano di un nostro palazzo. Questi mi guardò, anzi mi fissò per un bel po’ di tempo. Poi si avvicinò a mio marito e gli disse che dovevo provvedere a togliermi un po’ di peluria sotto il mento e di non ingrassare più di tanto. Ritornò da me e mi chiese di mettermi a sedere. Mi corresse la posizione delle braccia e sorrise, poi tirò fuori il telefonino e fece un self con lo specchio davanti. Se fate delle ricerche in archivio, troverete me sorridente con Leo.La foto mi fu fatta da uno di voi che veniva dal futuro
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ANITA GARIBALDI
GRETA GARBO
”. Lei si avvicina al balcone e accende una sigaretta. Fuma.
LA GIOCONDA
“Io sono Lisa ma per tutti voi sono la Gioconda. Solo perché ho sposato Francesco del Giocondo. Una famiglia allegra e gioconda, quindi.
Ricordo ancora la prima volta che vidi Leonardo:il 15 aprile del 1503 Eravamo nella mia stanza di ricevimento al primo piano di un nostro palazzo. Questi mi guardò, anzi mi fissò per un bel po’ di tempo. Poi si avvicinò a mio marito e gli disse che dovevo provvedere a togliermi un po’ di peluria sotto il mento e di non ingrassare più di tanto. Ritornò da me e mi chiese di mettermi a sedere. Mi corresse la posizione delle braccia e sorrise, poi tirò fuori il telefonino e fece un self con lo specchio davanti. Se fate delle ricerche in archivio, troverete me sorridente con Leo.La foto mi fu fatta da uno di voi che veniva dal futuro
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ANITA GARIBALDI
“ La mia è
stata una vita breve, ma quante soddisfazioni! Aver preso per amante e poi per
marito don Peppino Garibaldi è stata davvero una fortuna. Voi non riuscite ad
immaginare quanto era bello, quanto era forte e quanto fosse macho nel fare
all’amore”, esordisce Anita.
“ Siamo
contenti per Lei. Le generalità, prego”
Anita mi
guarda stupefatta come se volesse dire: ma che sei stronzo?
“ Non
capisco. Ma che è un quiz? Lascia o raddoppia o la ghigliottina? ”
“ Lo
chiedo per loro,i miei cinque lettori come si vantava di dire Manzoni, ben
sapendo che
ne avrebbe trovati migliaia. Non tutti hanno studiato. Forse sanno
solo leggere”
“E va
bene. Facciamo quest’altra stronzata. Sono nata a Morrinhos nello stato
brasiliano”
“ Ah,
brasiliana! Allora sei pure bona!”
GRETA GARBO
”. Lei si avvicina al balcone e accende una sigaretta. Fuma.
“ Io sono Greta Lovisa
Gustafsson, ma per tutti voi sono Greta Garbo. La divina. Questo l’ho avete
detto voi, non mi sono mai sognata di essere speciale, divina poi!”, dice con
voce fioca che a malapena riesco a sentire.
Non si volta, resta ferma a guardare il mare.
Rimango basito. Mi faccio coraggio e mi avvicino.
Lei si volta. Mi guarda , mi sorride. Indossa
un cappotto con il bavero alzato e con in testa uno di quei cappellini
che l’hanno resa famosa.
“ Certo, lo so. Lei è Greta, la svedese, l’attrice.
La ringrazio di essere venuta”
“ Va bene. Okay, my friend. Facciamo presto però perché il tempo che mi è
stato concesso di stare qui con lei è poco. Si sbrighi. Chieda tutto quanto
vuol sapere e io cercherò di essere esauriente”
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